Il Galletto 160 cc Terzo Tipo

Dalla matricola 16330201 alla matricola 173203745
(con alcuni salti di serie)

Con l’adozione della nuova veste stilistica, negli ultimi mesi del 1951 nasce il Terzo Tipo di Galletto 160, ovvero quello che si caratterizza per il cruscotto a mezzaluna e la forma dei paragambe curvata verso la pedana poggiapiedi.


La modifica estetica parte dal numero di telaio 16330200 e giungerà sino all’introduzione del 175 cc, fatta salva una modifica ulteriore alla matricola 173203745 con l’applicazione del faro da 150 mm di diametro e la diversa accensione, elementi che poi ritroveremo sul 175 cc.

Il passaggio dall’estetica del Galletto Primo Tipo a quello del Galletto Secondo Tipo - con i paragambe arcuati - viene presentato nel gennaio 1952 alla XXIX Esposizione Internazionale del Ciclo e Motociclo di Milano.
In questo caso la modifica toccò non solo la carrozzeria, ma anche il design stesso del Galletto, andando a coinvolgere importanti elementi delle modanature.

Viene eliminato il cruscottino quadrato nero e nella presentazione pubblica a gennaio 1952 (l’edizione del Salone però era nominalmente del 1951, tanto che nel 1952 si ebbero due edizioni del Salone), la Moto Guzzi collocò nello stand il Galletto nel suo nuovo allestimento, caratterizzato dal cruscotto ampliato nella forma a mezzaluna, ma con una verniciatura nera.
Nello stesso Salone, infatti, sono presenti veicoli provvisti del nuovo cruscotto verniciato in nero parallelamente anche veicoli con la nuova verniciatura integrale beige.
La scelta del mercato avrebbe indirizzato vero l’adozione di un colore o dell’altro.
In effetti così fu: prevalse nettamente il gradimento per la livrea monocolore beige.

Significative le immagini che pubblichiamo: si tratta di rare foto originali Moto Guzzi impiegate per le pubblicità dell’epoca, che mostrano il Galletto con il nuovo cruscotto verniciato in nero e il profilo frontale che scende in perfetta quota con quella dei paragambe, creando un gioco di contrasto tra i colori.

Non di meno va detto che, nonostante non sia impossibile che alcuni esemplari di Galletto bicolore abbiano lasciato la Moto Guzzi, non v’è traccia di quanto possano esser stati questi esemplari ed a chi furono eventualmente venduti.
Un restauro che prevedesse la verniciatura nera potrebbe infatti essere arbitrario a meno che la singola matricola non si giustifichi verosimilmente con una strettissima vicinanza al lotto iniziale di pezzi bicolori, tra i quali gli esemplari esposti nel salone.

La modifica del cruscotto si impose per favorire l’irrigidimento dello scudo nel suo insieme: uno dei difetti tipici del 160 a cruscotto quadrato è infatti la debolezza dei paragambe che tendono a chiudersi sulla trave del telaio al minimo impatto con un ostacolo, ma anche sotto la sferza del vento.
Il cruscotto a mezzaluna creava invece un adeguato supporto a cui affidarsi per la rigidità dell’insieme.

Dal punto di vista del complesso va poi detto che così realizzato lo scudo appare più protettivo e la motocicletta è più completa e di solido aspetto.

Stesso discorso vale per la parte bassa dei paragambe, che si trovano così rinforzati nell’attacco con le pedane.
Dalla medesima matricola del cambio di cruscotto (16330201) cambia anche il telaio, a cui si adatta la nuova piastra orizzontale portamotore, semplificata rispetto la precedente.
Talune differenze rispetto la serie precedente sono presenti anche nel porta sellino posteriore: il modello montato sul Galletto 160 del primo gruppo (cat. 38435) differisce da quello applicato sul secondo tipo di parafango.

Nello specifico il primo tipo è stato montato sino alla matricola 16330200 (quando cambia la linea del cruscotto) in concomitanza con la perdita del portatarga e con l’acquisto del parafango che diventa di tipo avvolgente sulla ruota.

- Dossier Galletto 160 cc -

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