Il Galletto 160 cc Primo Tipo

Dalla matricola 15310000 al numero 15312000.
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Il Galletto 160 Primo Tipo è un veicolo che è stato prodotto solo per pochi mesi all’avvio della produzione.

Si tratta di un mezzo oggi raro che difficilmente si trova anche nelle collezioni private.

Gli esemplari prodotti vanno dalla matricola 15310000 al numero 15312000.

Dunque circa duemila esemplari costruiti, anche se nelle serie esistono molti salti di matricole.
Questa prima versione del Galletto si caratterizza per la particolare leva del cambio costituita da un gruppo preselettore che viene azionato per mezzo della pressione su un puntale mediante la punta del piede.


Il gruppo selettore (che in realtà è un preselettore) collocato immediatamente dietro il paragambe destro e la sua posizione permette il montaggio del rinvio per una leva del cambio a mano.
Ricordiamo che la possibilità di montare il cambio a mano rende unica questa versione del Galletto.

Una volta montata, la leva del cambio a mano ha due gradi di movimento, sia nell’innesto della marcia che nello scalare (spingendo in avanti e tirando a sé la leva) che poi torna nella posizione centrale di partenza.


In questa versione il dorso saldato del parafango posteriore è estremamente evidente.
Il telaio a trave, a sua volta mostra chiaramente i punti di saldatura (per puntatura).
Tra gli elementi che distinguono la prima versione del 160 dalle successive ci sono gustosi particolari, tra cui le leve del manubrio in alluminio (che poi saranno in lamiera di acciaio piegata) montate sino alla matricola 15321980.
La capsula di comando del devioluce sul manubrio, è in alluminio. Nei primi ottocento esemplari circa le ruote montate sono da 24 raggi (montate dal telaio 15310001 fino alla matricola 15310800).
Il telaio della prima serie, poi, presenta i caratteristici tre fori filettati sul lato destro del trave che ospita il serbatoio della benzina destinati all’attacco della leva del cambio a mano.


Sul Galletto troviamo ampio uso di leghe leggere: è in lega di alluminio (ma talvolta anche in lamierino di ottone) la copertura del raccordo dell’olio sul serbatoio, dalla forma a goccia.
Ormai sono invece una rarità nel mercato dei ricambi le viti in alluminio che trattengono i paragambe: si tratta di 18 viti con i dadi sempre in lega di alluminio che si montano con rondelle in alluminio.
Del resto tutte le rondelle del Galletto sono in alluminio e, a differenza delle rondelle di commercio normalizzate, si presentano con uno spessore minimo.
Vedere un Galletto privo della viteria originale in alluminio e per il resto zincata o cromata (senza scritte…) e delle rondelle in lega leggera nelle quote originali è come guardare un bel quadro… privo di cornice!
Nelle prime versioni, il volano motore, canonicamente sul lato destro del motore con rotazione opposta al senso di marcia, è in alluminio, mentre diverrà di ottone nelle versioni successive.
Il Galletto 160 Primo Tipo è poi dotato di una stampella laterale per il posteggio del motomezzo.
Il particolare veniva montato di serie dal primo esemplare prodotto sino al numero di telaio 15342000, dunque già sino alla seconda serie del Galletto.
I primi esemplari prodotti montano un serbatoio dell’olio diverso da quello che troveremo su tutta la serie del 160.
Questo serbatoio lo si trova sino alla matricola 15311553.
La differenza è costituita dall’assenza del gancetto di ritegno della sella saldato sulla sommità del serbatoio stesso.
La sella dunque era libera di basculare, senza alcun ritegno sul serbatoio.
Del resto la moto non aveva cavalletto centrale e non serviva la sella come appoggio per issarla sul cavalletto esteso...
La pompa dell’olio, costituita da cinque sezioni, già presente nel motore del 150 cc resterà montata sul 160 sino alla matricola 15321900, ovvero ne saranno dotati ben 11.899 motoveicoli e questo a differenza di coloro che sostengono che si tratti di una prerogativa dei soli prototipi.
La prima versione dispone anche di coperchi laterali paramotore diversi rispetto a quelli successivi: questa versione si caratterizza per la presenza di un solo foro circolare dal diametro prossimo a quello del manicotto del filtro dell’aria e per una minore altezza del punto di raccordo con il telaio.


Il coperchio laterale destro si presenta invece distinto nei primi esemplari per l’assenza della feritoia per il passaggio del perno della leva del cambio a bilanciere: infatti il selettore è a puntale ed è montato direttamente sul telaio. Questi carter si trovano sino alla matricola 15312000.

IL COLORE

Mentre i prototipi erano interamente verniciati di beige, solo i primi esemplari della produzione mantennero tale colorazione.
La stessa vernice beige era estesa infatti a telaio, pedane mozzi e cruscottino, con tanto di tappo bianco.
Il faro fu verniciato da subito in nero lucido.
Solo in un secondo momento quindi, e comunque con vari veicoli già distribuiti dai concessionari, i colori cambieranno con il nero esteso a cruscottino e pedane e forcellone posteriore.
Resta documentata la coesistenza tra la prima serie totalmente panna – con il faro nero - e l’avvio della diversificazione dei colori.
Parimenti esistono rarissimi esemplari di prima versione in un bel colore camoscio: chi scrive queste note ne possiede uno ‘conservato’ in eccellenti condizioni di originalità.
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- Dossier Galletto 160 cc -

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